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Assemblea del CTS DBN Lombardia per il rinnovo delle cariche elettive

Viste le delibere del Consiglio Direttivo del 25 maggio e del 23 giugno u.s. e vista la disponibilità della Sala M. Biagi per il giorno 26 luglio 2021 al fine di svolgere, in presenza, l’Assemblea elettiva per il rinnovo delle cariche del Comitato Tecnico Scientifico delle DBN di Regione Lombardia, in ottemperanza a tali delibere,

è convocata

l’Assemblea elettiva per il giorno 26 luglio 2021, alle ore 13.30, presso il Palazzo della Regione Lombardia, Piazza Città di Lombardia n. 1 – Sala M. Biagi – Milano

Con il seguente o.d.g.:

1) Registrazione dei soli partecipanti con diritto al voto, in proprio o per delega regolarmente consegnata entro i termini (la registrazione avrà luogo dalle 13.30 alle 14.30 si raccomanda la puntualità per esigenze organizzative dei tempi di disponibilità della sala)
2) Nomina della Commissione elettorale (ore 14.30)
3) Elezione delle cariche del CTS DBN Lombardia nel seguente ordine:

  • a) Elezione del Presidente
  • b) Elezione del Consiglio Direttivo
  • c) Elezione del Vice Presidente (eletto tra i membri del neo Consiglio Direttivo).

Si elencano di seguito le modalità di candidatura alle cariche elettive di cui all’o.d.g.:

  • a) Invio candidature a segreteria@comitatotecnicoscientificodbn.com entro e non oltre il 15 luglio 2021 corredate da eventuale autorizzazione scritta se il candidato non è il legale rappresentante e un breve curriculum vitae (una pagina)
  • b) Dichiarazione del legale rappresentante che l’Ente è ancora in essere e in attività.
  • c) Delega al voto se legale rappresentante non presente in proprio (mod. allegato e scaricabile dal sito www.comitatotecnicoscientificodbn.com)

Inoltre come consuetudine si informa che:

  • a) Non è prevista la presentazione di liste elettorali;
  • b) Le candidature vengono trascritte in ordine alfabetico su un unico elenco predisposto dalla Segreteria del CTS, come da consuetudine e regolamento delle precedenti elezioni;
  • c) Il regolamento per lo svolgimento delle elezioni, i nominativi dei candidati e i loro curricula saranno inviati dalla Segreteria entro il 20 luglio a tutti gli Enti aventi diritto al voto e pubblicati su www.comitatotecnicoscientificodbn.com
  • d) La comunicazione del nominativo della persona che partecipa alle elezioni in proprio o con eventuale delega (su carta intestata dell’ente), deve essere inviata alla Segreteria del CTS (segreteria@comitatotecnicoscientificodbn.com) entro e non oltre il 15 luglio 2021 al fine di consentire l’invio in tempo utile dell’elenco degli autorizzati, al servizio di vigilanza e sicurezza all’ingresso di Palazzo Lombardia e predisporre il materiale necessario per le attività di segreteria.
  • e) Ogni legale rappresentante deve allegare la dichiarazione (testo in allegato da trasferire su carta intestata dell’Ente) che l’Ente stesso è ancora in essere e in attività.

N.B.: L’ingresso in aula è consentito esclusivamente ai soli votanti.

Milano, 02 luglio 2021

Il vice presidente
Jose Bellesini

DI SEGUITO LA DELEGA E LA DICHIARAZIONE DI ESISTENZA DELL’ENTE

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Convocazione assemblea e dimissioni del Presidente

Carissimi Presidenti,

Tempo addietro, il Direttivo del C.T.S. ha stabilito una data per l’assemblea elettiva per il rinnovo delle cariche direttive, ormai scadute da un anno e protratte oltre scadenza dietro indicazioni ricevute dal Dott. Antonello Rodriguez, dell’Assessorato alla Formazione e Lavoro della Regione.
La data prevista era quella del 5 luglio prossimo e, in vista di quell’evento, ho iniziato a studiare i regolamenti da adottare in quella occasione, essendo il Presidente il responsabile della corretta procedura.

Nell’approfondire la lettura dei regolamenti del Comitato mi sono sorti alcuni dubbi su identità, regole e procedure, che mi hanno portato a cercare il conforto del parere non di un consulente privato, del quale molte associazioni possono disporre, ma di un legale della Regione, il cui parere avrebbe fugato ogni dubbio in merito, dando ufficialità istituzionale a quanto espresso. Il tutto, nel desiderio di arrivare alle elezioni nei tempi previsti, ma con la dovuta chiarezza.

Mi sono rivolto alla Presidenza del Consiglio Regionale e all’Assessore alla Formazione e Lavoro e il Presidente Fermi si è prestato per contattare la segreteria dell’Assessorato alla Formazione per procurarmi il parere richiesto. Qualche giorno dopo sono stato contattato dalla Segreteria dell’Assessorato alla Formazione e Lavoro, nella persona del Dott. Stefano Bressani, il quale ha preso nota delle domande da me poste e ha procurato di sottoporle ad uno specialista interno alla Regione per fornirci le relative risposte (In coda alla presente, le domande poste).

Mi è giunta, in data 21 giugno, una comunicazione via mail dal Vice Presidente del Comitato, Jose Bellesini, che ha messo al corrente me e il consiglio di quanto segue:

Facendo seguito alle mie comunicazioni con la segreteria dell’Assessore, Dottoressa Rizzoli, vi comunico che il Dott. Emanuel PIONA capo della Segreteria dell’Assessorato all’Istruzione, Formazione e Lavoro, ha dato disposizioni al Dottor Antonello Rodriguez di telefonarmi per fare chiarezza sui ritardi della convocazione dell’Assemblea elettiva esprimendomi la necessità di rispondere in termini brevissimi in merito alla nostra intenzione di utilizzare la Sala M. Biagi concessaci per lo svolgimento delle elezioni.

Con l’occasione mi è stato anche evidenziato che non esprimeranno, al momento, alcuna indicazione in merito alle problematiche che gli sono state poste da Antonello Calabrese e che ritengono utile che si proceda al rinnovo del Consiglio scaduto in data 03 luglio 2020 e che sia poi il nuovo Consiglio Direttivo a interfacciarsi con gli uffici regionali di riferimento prospettando, come attuato in passato e come dovrebbe essere prassi di ogni organismo consultivo, tanto i problemi emersi, quanto le possibili e più efficaci soluzioni.

Ammetto di essermi sentito perplesso dalla procedura per la quale, dietro domanda scritta del Presidente, il Dott. Piona ha contattato il Dott. Rodriguez chiedendo di dare lumi non allo scrivente, ma espressamente al Vice Presidente ma, sorvolando su questo punto, ritenendo che la complessità legale della situazione in esame richiedesse risposte scritte, a tutela dei precedenti Direttivi e di quelli che verranno: in tempi sereni basta una buona parola, ma quando sorge un problema, contano i documenti.

Ero sorpreso dalla informazione secondo la quale di fronte a dei quesiti, sorti per dare ai candidati delle elezioni in programma le indispensabili informazioni sul proprio ruolo, la Regione avrebbe scelto di rispondere dopo le elezioni, privando costoro della possibilità di decidere secondo quanto appreso, dato che mio desiderio sarebbe di consegnare nelle mani del nuovo direttivo una situazione più chiara e definita e, soprattutto, dare a coloro che si candideranno per il ruolo di Presidente o Consigliere del Comitato notizie sicure sulle responsabilità delle quali si faranno carico, amministrativamente ed economicamente.

Ho quindi voluto sentire il Presidente del Consiglio Regionale con l’intenzione di preannunciargli le mie dimissioni quale Presidente del Comitato, in quanto non mi sentivo di presiedere elezioni prima di aver ricevuto i chiarimenti necessari ad informare i candidati sul proprio ruolo e sulle proprie responsabilità. Il Presidente Fermi mi ha comunicato che i quesiti da me posti sono stati tutt’altro che ignorati, anzi sono all’esame dell’Avvocatura della Regione, che provvederà a dare risposta nel più breve tempo possibile. Ho provveduto, per sollecitare la risposta e facilitare il compito dell’Avvocatura, ad inviare anche il testo della L 2/2005, i decreti attuativi e mi sono messo a disposizione per fornire dettagli e chiarimenti ma, in data odierna, siamo ancora in attesa di risposta. Ho intrapreso quest’iter nell’intento di convocare l’Assemblea elettiva al più presto, ma potendo fornire a coloro che desidereranno candidarsi informazioni dettagliate su ruoli e responsabilità del Consiglio Direttivo del Comitato.

La quasi totalità del Consiglio Direttivo del Comitato ha, invece, espresso la volontà di andare comunque ad elezioni, indipendentemente dall’arrivo o meno delle risposte ai quesiti posti, ritenendo che possa essere possibile candidarsi in ogni caso, per poi, eventualmente, rinunciare all’incarico quando fossero evidenti responsabilità personali o altri motivi ostativi. Ha individuato, quindi, nel 26 luglio la data possibile per l’Assemblea elettiva.

Non essendo mio costume oppormi ad una decisone democraticamente assunta, ma non intendendo avallare in veste di Presidente una decisione da me non condivisa e che ritengo non lungimirante, rassegno quindi le mie dimissioni dall’incarico di Presidente del CTS delle DBN della Regione Lombardia, pur assicurandovi che seguirò l’iter delle domande poste all’Avvocatura della Regione fino a completa chiarezza su quanto in discussione.

Approfitto della presente per salutarvi cordialmente.

Antonello Calabrese


Riassumo in forma scritta quanto già espresso al Dott. Fermi, Presidente del Consiglio Direttivo della Regione Lombardia, che mi ha indirizzato alla consulenza dell’Avvocatura della Regione Lombardia per la risoluzione dei dubbi emersi relativi al Comitato Tecnico Scientifico delle Discipline Bio Naturali istituito per L.R. 2005, n.2.

Sono già occorse in precedenza controversie nel corso del precedente mandato all’interno del Direttivo del Comitato Tecnico Scientifico delle Discipline Bio Naturali della Regione Lombardia; in quel frangente si è peraltro dovuto far fronte anche a spese legali tramite sottoscrizioni spontanee di alcuni componenti il Comitato che, come noto e per la sua attuale regolamentazione, non dispone di fondi propri.

Come convenuto dal regolamento di cui si è dotato il Comitato, a breve ci sarà il rinnovo delle cariche e, nella convocazione, ritengo corretto esplicitare ai candidati funzioni e responsabilità che, se eletti, dovranno assumere accettando la nomina di Consiglieri.

Sappiamo per certo che il C.T.S. delle D.B.N. è un ente (nella forma di comitato) voluto dalla Regione Lombardia ma, in merito alla forma legale del Comitato, vorrei poter avere chiarezza su alcuni dubbi:

– il CTS delle DBN è un comitato DELLA Regione Lombardia, un comitato istituito DALLA Regione Lombardia, ossia per volere della stessa, ma assimilabile ad una realtà associativa di secondo livello (associazione di associazioni)?

– Il C.T.S. delle D.B.N. della Regione Lombardia è un Ente pubblico o ente privato di interesse pubblico?

– La Regione ha voce in capitolo sulla vita del Comitato e interviene nella sua gestione e nella sua tutela o, invece, il Comitato è una aggregazione di associazioni (una associazione di secondo livello) che si autogestisce, anche economicamente, e collabora con la Regione quale ente di consulenza?

– Chi risponde di eventuali errori o controversie del Comitato, che possano comportare un onere legale o finanziario?

Andando nel dettaglio:

A) Se il CTS delle DBN è un comitato DELLA Regione Lombardia, come mai:

1) Quando il Comitato ha avuto bisogno di un legale per affrontare i contenziosi in atto, questi non ci è stato fornito dalla Regione e il Comitato ha dovuto provvedere autonomamente.

2) Quando il Comitato si è dovuto adeguare alle normative relative alla gestione dei dati, non gli è stato fornito dalla Regione un D.P.O (Responsabile per la Protezione dei Dati) e non è ad oggi stato ancora possibile provvedere correttamente a mettere il regola il Comitato, mancando alcuni presupposti previsti dalla normativa.

3) Sempre in relazione a quanto sopra, la Regione non ha fornito al Comitato un luogo adeguato dove allocare i dati raccolti di Enti, Associazioni e Professionisti, cosa che avrebbe consentito una adeguata privacy policy (Se il comitato fosse una realtà associativa potrebbe disporre di una sede legale e di un sistema informatico proprio. Al momento i dati sono conservati presso abitazioni private, in computer di proprietà privata e il sito dove sono pubblicati è proprietà di un privato).

4) Quando si è presentata la necessità di un indirizzo postale al quale far recapitare la posta del Comitato, soprattutto le comunicazioni legali, abbiamo dovuto noleggiare una casella postale, non avendo avuto disponibilità di un indirizzo presso la Regione.

5) Il tutto è avvenuto in auto sovvenzione, dato che i fondi a sostegno del Comitato, previsti dalla Legge Regionale fin dalla sua origine, non sono stati mai messi a bilancio. (auto sovvenzione volontaria e non tutelante per il Direttivo, poiché non esistendo una forma sociale, i membri del Comitato non sono tenuti a partecipare alle spese del comitato, ordinarie o straordinarie)

Ancora chiedo:

B) In caso di controversie o problemi legali, su chi ricade la responsabilità legale e, di conseguenza, chi risponde economicamente di eventuali multe, sanzioni o risarcimenti? La Regione non ha mai erogato i fondi stanziati, il Comitato non ha fondi propri a bilancio e Associazioni ed Enti membri del Comitato non hanno dovere di contribuire economicamente; il mio timore è che i Consiglieri, Presidente in primis, ne risponderebbero col proprio patrimonio.

C) Non avendo una sede legale, presso la Regione o meno, come è possibile ottemperare agli obblighi relativi al trattamenti dei dati personali? In caso di controversia o sanzione sul tema valgono i dubbi di cui al punto precedente.

D) Visto che il Comitato usa un logo con la scritta REGIONE LOMBARDIA, la rosa camuna e il palazzo della regione, ma non esiste un documento che attesti esplicitamente l’autorizzazione ad usarlo, non sarebbe il caso di ottenerlo, a tutela dei Consiglio Direttivo? (si evince in un verbale del Direttivo che il Vice Presidente del Comitato dichiara di aver chiesto in merito ma di non aver mai ricevuto una risposta)

E) Non sarebbe il caso di fornire il Comitato di un Codice Fiscale e di una Sede Legale?

In sostanza, vorrei sapere quali sono le norme alle quali il Comitato deve rispondere per poter convocare l’Assemblea Elettiva nella forma corretta, dando alle Associazioni ed Enti del Comitato la possibilità di candidare i propri delegati quali Presidente e Consiglieri, avendoli opportunamente edotti su ruolo, competenze ed oneri.


Comunicato da parte del Consiglio Direttivo del C.T.S.

Gentile Presidente,           

I sottoscritti Consiglieri del Consiglio Direttivo del C.T.S. delle DBN di Regione Lombardia, preso atto della richiesta di chiarimenti inoltrata dall’Associazione “Movimento Libere DBN”, riguardanti le attività svolte in periodo di pandemia dal C.T.S. o meglio, dal Consiglio Direttivo e dal suo Presidente, precisano quanto segue:

  1. in ordine alle attività intraprese dal Consiglio Direttivo del C.T.S. in epoca di pandemia, ritengono opportuno aggiornare tutti gli iscritti durante un’Assemblea che speriamo possa essere organizzata al più presto compatibilmente con le disposizioni sanitarie e le disponibilità degli spazi.

Nel caso i tempi dovessero protrarsi oltre misura, valuteremo la possibilità di organizzarla via web tramite la piattaforma zoom.

  • il Comitato di Promozione delle DBN, organismo nazionale di natura indipendente è nato a sostegno del settore delle DBN e delle attività del C.T.S.. La collaborazione a sostegno strutturale, organizzativa e finanziaria al C.T.S. DBN di tale Comitato è stata approvata con delibera dell’Assemblea degli Enti del C.T.S.
  • in ordine ai rapporti che intercorrono tra C.T.S. e C.N.R.S.-DBN, esiste un protocollo di intesa finalizzato alla collaborazione nelle attività complementari svolte in ambito D.B.N. dal Comitato Tecnico Scientifico delle D.B.N. di Regione Lombardia e dal Centro Nazionale Ricerche e Studi in D.B.N..

Negli anni, di questi protocolli di intesa, con le stesse finalità, il C.T.S. ne ha stipulati altri sei con diverse organizzazioni che si occupano di DBN e di tutto ciò ne è sempre stata data comunicazione all’Assemblea.
Continueremo comunque a informarvi tramite il sito istituzionale del C.T.S., la pagina Facebook e dall’unico indirizzo ufficiale della segreteria del C.T.S.: segreteria@comitatotecnicoscientificodbn.com 
Nella speranza e con l’augurio di poter riprendere a pieno ritmo le normali attività, inviamo i nostri più cordiali saluti.

I Consiglieri del Direttivo del Comitato Tecnico Scientifico delle DBN di Regione Lombardia
Fiorella Mirabassi
Jose Bellesini
Maurizio Ugo Rodriguez
Walter Sorosina


Risposta alla lettera aperta al C.T.S.

In merito ad alcune mail ricevute dalla Presidenza del Comitato, oltre che rispondere ad ogni mittente, pubblichiamo la risposta su questa pagina.

Carissimo Presidente/Operatore,

Innanzitutto la ringrazio per le domande che mi rivolge: una domanda è sempre sintomo di interesse e partecipazione e il CTS delle DBN è un organo collegiale, vive della partecipazione dei suoi aderenti e langue quando questa partecipazione manca.
Le rispondo in merito a quanto mi scrive in attesa di poterci incontrare in una, speriamo prossima, Assemblea.
Riguardo al riportare alla Regione Lombardia le legittime speranze e aspettative degli operatori del nostro settore e dei cittadini che usufruiscono delle nostre prestazioni, le posso dire che nell’ultimo anno, in rappresentanza del Direttivo, sono stato ricevuto più di una volta dal Presidente del Consiglio Regionale e dall’Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro (Assessorato al quale fa riferimento il nostro Comitato), proprio per presentare e dare voce al nostro settore, i bisogni dei nostri Operatori e le particolarità della nostra Professione
Quando si è trattato di includere le nostre professioni tra quelle atte alla riapertura dopo il primo lockdown, sono stato ricevuto dal Presidente del Consiglio Regionale e dall’Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro per manifestare la nostra situazione e, dopo 48 ore, una delibera regionale ha specificato la nostra possibilità di riprendere le attività, cosa confermata ulteriormente dalla al nostro quesito rivolto all’ufficio legale della Regione.
Quando si è presentato il problema relativo ai ristori erogati dalla regione per i professionisti, che non includevano la nostra categoria, ci siamo fatti carico di questo impegno e sono andato dal Presidente del Consiglio Regionale a esporre la situazione, segnalatami anche da altre associazioni aderenti al CTS, e si è fatto carico di presentare il problema al Consiglio Regionale, purtroppo senza trovare soluzioni utili a causa della difficoltà di individuare la nostra categoria tramite codice ATECO.
Ancora prima, quando si è prospettata l’uscita dal primo lockdown, il Consiglio Direttivo del C.T.S. ha inviato al Presidente della Regione Lombardia, all’Assessore alla Salute-Welness, all’Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro e all’Assessore alle Politiche per la Famiglia, Genitorialità e pari Opportunità un documento dal titolo: “Suggerimenti del Comitato Tecnico Scientifico delle Discipline Bio Naturali della Regione Lombardia per una ripresa sicura e responsabile delle attività lavorative inerenti le Discipline Bio Naturali” nel quale erano specificate le indicazioni e le proposte per una rapida e corretta riapertura delle nostre attività professionali.
Il Presidente del Consiglio della Regione Lombardia ha accolto, ogni volta, le nostre istanze e ha dichiarato la propria vicinanza al nostro settore anche durante il Convegno online “Le Discipline Bio Naturali nelle emergenze sanitarie” promosso dal C.T.S. delle D.B.N., nel quale lui stesso è stato ospite insieme a diversi Onorevoli della Repubblica.
Riguardo al ricreare una rete con gli organismi similari delle altre regioni e province per coordinare le iniziative e generare analoghe istanze in altri territori, vengo a rispondere che la cosa è in atto e se non si è ancora attuata dipende da ragioni non dipendenti dal C.T.S. della Regione Lombardia. La Regione Toscana in questi giorni sta riavviando i lavori del proprio Comitato, che si erano rallentati, e il Comitato analogo per la Regione Veneto non si è ancora insediato ed è previsto che lo farà entro Maggio. Diverso tempo fa e stata inviata una richiesta di collaborazione al Comitato della Regione Veneto che prevede, nella sua legge, la connessione con i propri omologhi di altre regioni, ma questo non potrà avvenire se non dopo l’insediamento delle sue cariche.
Riguardo, infine, al creare una azione concordata e coordinata di iniziative delle Regioni e Province, questo sarà la conseguenza naturale della realizzazione della rete di connessione tra i Comitati delle diverse regioni che, per i motivi sopra espressi, è prossima, ma non ancora attuata.
Non mancherò di tenerla al corrente degli sviluppi di quanto sopra espresso tramite il sito del C.T.S. e la pagina Facebook del Comitato, strumenti pubblici nei quali può trovare traccia delle comunicazioni citate.

La Saluto Cordialmente, insieme al Consiglio Direttivo,

Antonello Calabrese
Presidente del C.T.S. delle D.B.N. della Regione Lombardia


Le Discipline Bio Naturali a confronto con le istituzioni

Carissimi presidenti,

interpretando la volontà di molte delle nostre Associazioni, che si stanno facendo portavoce presso la Regione Lombardia della richiesta di poter includere la categoria professionale degli Operatori delle D.B.N. nel numero delle categorie destinatarie di misure di sostegno regionali, ho incontrato il Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia, Avv. Alessandro Fermi.

Nel lungo colloquio, avvenuto martedì 2, abbiamo avuto occasione di affrontare varie tematiche di rilievo relative alla nostra attività e, soprattutto, l’assenza della nostra categoria professionale tra quelle annoverate della misura “Sì Lombardia”.

Una delle possibili ragioni di questa lacuna sembra essere stata la difficoltà di identificare la categoria degli Operatori del settore Vitalistico univocamente, in quanto il Codice ATECO al quale facciamo riferimento, il 96.09.09 “altre attività di servizi alla persona” non classificate altrimenti, che ci accomuna a una miriade di altre e diverse attività professionali.

In quella occasione ho fatto notare che la regione Lombardia si è dotata, però, di alcune facili modalità per identificare gli Operatori del settore ai quali concedere un sostegno, avendo promulgato la Legge regionale 2 del 2005 che la dota di un Comitato Tecnico Scientifico delle Discipline Bio Naturali, avendo edito un Catalogo dell’Offerta Formativa delle Discipline Bio Naturali, che identifica il piano formativo minimo di 29 Discipline Bio Naturali e avendo adottato nel suo Quadro Regionale Degli Standard Professionali, nella Sezione Profili Professionali e Competenze Indipendenti, il Profilo di svariate Discipline Bio Naturali.

Il Presidente Fermi mi ha chiesto di dettagliare una breve relazione scritta che possa aiutare i membri del Consiglio Regionale ad individuare l’identità e le necessità degli Operatori rappresentati nel C.T.S. delle D.B.N., cosa che ho inviato alla sua attenzione il giorno 3 novembre.

La sua risposta è arrivata il giorno successivo, tramite la sua segreteria, ed è la seguente:

Buongiorno dott. Calabrese,

la ringrazio per il pro memoria molto chiaro che ci ha girato.

Ieri la Giunta ha varato un ulteriore provvedimento “SI Lombardia” che, purtroppo, non annovera ancora tra i beneficiari gli operatori del settore da Lei rappresentato. Le assicuro comunque che il Presidente Fermi si farà senz’altro parte attiva nei prossimi giorni con il Presidente Fontana e gli altri rappresentanti di Giunta affinché si possa trovare nei prossimi provvedimenti la modalità più opportuna per far sentire la vicinanza di Regione Lombardia ad una categoria come la vostra che merita la giusta attenzione.

Sarà mia cura tenerla informata in merito.

Resto fiducioso nella possibilità di ottenere risultati a favore di tutti noi e vi confermo che l’impressione ricevuta dalla riunione è stata di grande attenzione nei confronti del nostro settore, anche in conseguenza del, più volte citato nel colloquio, convegno on line, che ha contato oltre 4.000 visualizzazioni, nel quale il Presidente è stato nostro gradito Ospite.

In attesa di ulteriori comunicazioni, Vi saluto cordialmente.

Antonello Calabrese
Presidente del C.T.S. delle D.B.N della Regione Lombardia


Al lavoro per garantire la nostra assemblea

Carissimi Presidenti,

Come promesso vi relaziono su quanto emerso dal colloquio con il responsabile dell’Assessorato alla Formazione che, come ben sapete, è l’Assessorato di riferimento per il C.T.S. in Regione Lombardia.

Per il momento, e fino al 15 ottobre, le regole a tutela della sicurezza nei palazzi della Regione non ci consentono di prevedere un convegno ben articolato e, soprattutto, di condurre una assemblea elettiva che garantisca la salute di ognuno degli aventi diritto al voto.

Ci aggiorneremo appena il regolamento sarà revisionato per capire se sarà possibile effettuare una assemblea secondo le consuete modalità o se dovremo cercare una soluzione alternativa, magari con una prima parte dell’assemblea on line ed una turnazione al voto in presenza.

In ogni caso, tutto si svolgerà secondo i principi di tutela che, doverosamente, dobbiamo seguire. D’altronde, le conseguenze di un solo riscontro di positività al virus, in una seduta del genere, porterebbe l’obbligo di quarantena e verifica per tutti i presenti, e sono certo che  nessuno di noi auspica una eventualità del genere.

Per non rinunciare totalmente ad un momento di condivisione, il C.T.S. proporrà prossimamente un convegno on line che potrà essere il primo di una serie di appuntamenti simili, in attesa del piacere di poterci riunire nuovamente di persona.

Ringrazio tutti per il sostegno che ci state manifestando e per la comprensione per le difficoltà che, come ogni categoria, stiamo affrontando.

Cordialmente

Antonello Calabrese


Covid-19 e Discipline Bio-naturali

Aggiornamento del presidente del C.T.S. delle Discipline Bio-naturali della Lombardia, Antonello Calabrese

Carissimi Presidenti,

da tempo aspettavo di potervi scrivere per segnalare l’agenda degli appuntamenti che ci attendono relativi ai lavori del C.T.S., che non si sono mai realmente interrotti, ma si sono fermati solo nella loro modalità consueta che prevede i nostri incontri periodici, come per tantissime altre attività.

Avevo sperato di poter indire un convegno dal tema “Le Discipline Bio Naturali nelle emergenze sanitarie – Difficoltà e prospettive della Cultura della Vitalità quando la normalità è sospesa” per la fine di settembre e mi sono speso in merito dall’inizio di agosto, invitando relatori di rilievo e prenotando gli spazi per tempo, ma oggi la Regione mi ha comunicato che, per motivi di sicurezza sanitaria, la sala concessaci potrebbe contenere solo nove persone e che gli invitati al convegno avrebbero dovuto seguirlo on line, per cui preferisco riorganizzare il progetto e riproporlo nei prossimi mesi in maniera mirata per le modalità offerteci.

Nella stessa maniera, essendo scaduto a luglio il mandato di Presidenza e Consiglio Direttivo del Comitato, avevo previsto di indire una assemblea elettiva per il giorno 12 ottobre, ma dall’Assessorato Istruzione, Formazione e Lavoro mi comunicano che sussistono problemi di sicurezza e distanziamento sociale, per cui mi adopererò per risolvere quanto più rapidamente possibile le difficoltà che ci impediscono di incontrarci e manifestare le nostre preferenze.

Avrei approfittato dell’occasione dell’Assemblea per relazionare a tutti voi il mio operato e quello del Consiglio Direttivo tutto, in questi mesi di difficoltà che non hanno risparmiato nessuno di noi. In questi mesi, come mia abitudine, non ho voluto subissare di informazioni continue le nostre associazioni, già bombardate da decreti e informative di ogni tipo, ma adesso credo sia il caso di tracciare un rapido diario di quanto ho fatto, per agevolare la ripresa delle attività degli Operatori del nostro settore.

Il 4 maggio 2020 ho scritto al Dott. Attilio Fontana (Presidente della Regione Lombardia) e, per conoscenza, al Dott. Giulio Gallera (Assessorato alla Salute-Welness), alla Dott.ssa Melania Rizzoli (Assessorato all’Istruzione, Formazione e Lavoro) e alla Dott.ssa Silvia Piani (Assessorato alle Politiche per la Famiglia, Genitorialità e pari Opportunità) per condividere con loro un documento contenente i suggerimenti del Comitato Tecnico Scientifico delle Discipline Bio Naturali della Regione Lombardia per una ripresa sicura e responsabile delle attività lavorative inerenti le Discipline Bio Naturali. 

Nel frattempo veniva emessa l’Ordinanza N. 547 che decretava la ripresa delle attività di “acconciatori, barbieri e parrucchieri, centri estetici, istituti di bellezza, servizi di manicure e pedicure.”

Per accertare la possibilità di interpretare questa ordinanza in maniera inclusiva delle attività che ci riguardano ed evitare problemi agli Operatori che avessero voluto adeguarsi alle voci che suggerivano di riattivarsi, veniva interpellata la Regione, la quale rispondeva:

l’attività olistica, non essendo espressamente indicata né dal D.P.C.M. 17 maggio 2020, né dalla O.P.R.L. 547 e non potendo essere assimilata all’attività estetica di cui alla legge 4 gennaio 1990, n. 1, riservata a soggetti qualificati forniti di specifici requisiti di legge, deve considerarsi, al momento, ancora sospesa.”

Preso atto che le nostre attività erano ben lungi dall’essere state riaperte, il giorno 26 maggio ho avuto un incontro con il Dott. Alessandro Fermi (Presidente del Consiglio Regionale) e con la Dott.ssa Melania Rizzoli (Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia) ai quali ho potuto dettagliare la difficoltà della categoria, le sue caratteristiche operative e l’impossibilità di operare sentendosene pienamente legittimati, nell’attuale quadro normativo.

Entrambi si sono fatti carico di inserire nella prima Delibera utile la notizia della riapertura anche delle nostre attività e nell’Ordinanza n. del 29 maggio veniva chiarita la possibilità, dal primo di giugno, di riprendere a lavorare in pieno diritto, rispettando le indicazioni fornite nel relativo allegato.

Per maggior sicurezza, ho intrapreso un carteggio (che vi risparmio, perché non breve) con gli organi preposti della Regione per avere la sicurezza assoluta che nessuna interpretazione errata potesse danneggiare gli Operatori che, in seguito a quanto sopra, avrebbero riaperto le proprie attività. Vi allego la risposta ultima, che ha confermato quanto ottenuto:

Gentile Presidente,

a seguito delle verifiche effettuate presso l’ufficio Legislativo, le confermiamo che, considerato che ai sensi della LR 2/2005 le prestazioni afferenti l’attività degli operatori in discipline bio-naturali consistono in attività e pratiche che hanno per finalità il mantenimento del recupero dello stato di benessere della persona, a seguito della riapertura dei centri benessere (ordinanza 563 del 5 giugno) si ritengono ammissibili anche tali attività, purché svolte nel rispetto delle indicazioni dettate nell’allegato 1 (Scheda “Strutture termali e centri benessere”).

Ho voluto condividere con voi quanto fatto negli ultimi mesi per significarvi che, pur non potendo incontrarci di persona, non ci siamo mai fermati e abbiamo provato, con ogni nostra forza, a tutelare il nostro settore e spingere perché tutto procedesse per il meglio e nei tempi più spediti per la ripresa delle attività dei nostri Operatori, che sono il cuore degli Enti e delle Associazioni che costituiscono il C.T.S. delle D.B.N.

Nella speranza di rivederci presto in persona, saluto cordialmente ognuno di voi.

Antonello Calabrese

P.S.

Il 9 giugno è giunta la seguente risposta alla comunicazione alla Presidenza della Regione del 9 maggio:

Gentile Dottor Calabrese, 

ci scusiamo per il ritardo con cui rispondiamo, ma la mole di corrispondenza ricevuta i questi ultimi mesi di emergenza ha reso difficoltoso essere tempestivi.

Nel ringraziarla per quanto ha portato alla nostra attenzione, le segnaliamo che sul nostro portale – www.regione.lombardia.it – possono essere consultate le disposizioni regionali e statali, di cui garantiamo tempestivo aggiornamento, e le linee guida che devono essere scrupolosamente osservare dalle attività che vengono man mano autorizzate alla riapertura.

Con i migliori saluti
Regione Lombardia
Presidenza


Riflessioni sulla corretta terminologia in uso nelle DBN

Interessante articolo di Katia Arrighi e di Antonello Calabrese, presidente del CTS – DBN della Lombardia, pubblicato sulla rivista “Panacea”

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Una buona notizia

Cari Operatori delle D.B.N., come sapete è in vigore il D.P.C.M. del 17 maggio 2020 che, all’art 1, comma z decreta:

“sono sospese le attività di centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali e centri sociali;”

e al comma gg decreta:

“le attività inerenti ai servizi alla persona sono consentite a condizione che le regioni e le province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi; detti protocolli o linee guida sono adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali e comunque in coerenza con i criteri di cui all’allegato 10; resta fermo lo svolgimento delle attività inerenti ai servizi alla persona già consentite sulla base del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 aprile 2020;”

Di conseguenza, in ogni regione i nostri colleghi hanno atteso le disposizioni locali, per capire se le attività relative alle Discipline Bio Naturali fossero esplicitamente autorizzate o meno.

In Lombardia, l’Ordinanza N. 547,  Identificativo Atto n. 2389 ha decretato:

“Sono altresì consentite le seguenti attività: ACCONCIATORI ED ESTETISTI

Le presenti indicazioni si applicano a acconciatori, barbieri e parrucchieri, centri estetici, istituti di bellezza, servizi di manicure e pedicure.”

Di fatto, l’Ordinanza non dava indicazioni relative ai servizi relativi ai “servizi alla persona” e, di conseguenza alla D.B.N. Questo generava una incertezza normativa, in relazione alle nostre attività per cui sono state fatte interpellanze specifiche alla Regione sulla possibilità di operare nelle D.B.N. e la risposta è stata: “l’attività olistica, non essendo espressamente indicata né dal D.P.C.M. 17 maggio 2020, né dalla O.P.R.L. 547 e non potendo essere assimilata all’attività estetica di cui alla legge 4 gennaio 1990, n. 1, riservata a soggetti qualificati forniti di specifici requisiti di legge, deve considerarsi, al momento, ancora sospesa.”

Questo a conferma che qualsiasi interpretazione ottimistica della vertenza, che consigliava agli Operatori delle D.B.N. di riprendere le proprie attività era infondata e deleteria.

Come nelle sue corde, il C.T.S. si è adoperato senza clamore, puntando alla soluzione del problema nella maniera più diretta possibile.

Ho chiesto e ottenuto, il giorno 26, un incontro con il Dott. Alessandro Fermi, Presidente del Consiglio Regionale e con la Dott.ssa Melania Rizzoli, Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia, ai quali ho potuto dettagliare la difficoltà della categoria, le sue caratteristiche operative e l’impossibilità di operare sentendosene pienamente legittimati, nell’attuale quadro normativo.

Voglio ringraziare entrambi: dedicandomi tempo e riservandomi la massima attenzione, hanno compreso e accolto ogni argomentazione che, a nome di tutti noi, ho voluto sottoporre loro. Convenendo sulla possibilità di riaprire le attività del settore che ci compete, il Presidente Fermi e l’Assessore Rizzoli si sono fatti carico di inserire nella prima Delibera utile notizia della riapertura anche delle nostre attività.

Così è stato, e l’Ordinanza n. del 29/05/2020 sancisce la possibilità, dal primo di giugno, di riprendere a lavorare in pieno diritto, rispettando le indicazioni fornite nel relativo allegato.

Questa riapertura vuol dire che il nostro settore trova in Lombardia attenzione ed ascolto e che il C.T.S delle D.B.N. è il tramite che consente a tutti noi di dialogare con le istituzioni, in un rapporto di piena comprensione e collaborazione.

Lieto di avervi potuto recare una buona notizia, vi saluto cordialmente.

Antonello Calabrese

Presidente del C.T.S. delle D.B.N.

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Comunicazioni dal Presidente

Carissimi Operatori delle Discipline Bio Naturali,

in questo periodo, contraddistinto dall’emergenza sanitaria che sta interessando tutta la penisola e l’intero mondo, molti di voi stanno scrivendoci o telefonandoci per avere informazioni dettagliate su come comportarsi in merito alle nostre professioni.

Come Direttivo del Comitato, non abbiamo notizie diverse o più dettagliate rispetto a quelle specificate nelle ordinanze regionali e nazionali, che potete trovare facilmente in rete.

Inoltre, dato il panorama eterogeneo di discipline rappresentate e le diverse modalità di pratica delle stesse, non sarebbe possibile generalizzare un parere che andasse bene per tutte.

L’unico consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di rivolgervi alla vostra Associazione Professionale di riferimento che saprà darvi, magari, indicazioni più specifiche e mirate per l’attività professionale che vi compete.

Ci auguriamo che l’emergenza termini presto e che le nostre attività, come Comitato e Professionisti delle D.B.N. possano riprendere con la consueta passione e serietà.

Cordialmente,

Antonello Calabrese


Comunicazioni dal Presidente

  • Lettera Aperta al Sig. Parolin
  • Articolo sulle D.B.N. della rivista Panacea
  • Auguri di Buone Feste

Lettera Aperta al Sig. Parolin

Mio malgrado, sebbene avessi sperato di lasciare alle spalle del C.T.S. perdite di tempo e polemiche sterili, mi trovo a dover rispondere alla missiva che il Sig. Parolin ha inviato “urbi et orbi”.

Egregio,
non trovo nella elencazione degli accadimenti il momento in cui il Giudice, in sede civile, Le spiegava a voce che scrivere lettere irriguardose in maniera compulsiva non è una buona idea (specie se si ritiene di voler far parte del consesso cui si scrive in maniera petulante, ed in modo da fare sì che gli altri partecipanti tutti del medesimo consesso convengono dell’inopportunità di tale condotta, aggiungo io).

Quindi, al netto degli epiloghi dei procedimenti in sede civile e penale, che farebbero concludere ogni ragionamento con un semplice “uno ad uno, palla al centro”, ritengo invece opportuno commentare la sentenza penale, per cui è di nuovo inizio della corrispondenza con una considerazione che vorrebbe essere a definizione di ogni pendenza, e non l’inizio di una nuova stagione di contestazioni, e vengo al dunque.

In Italia troppo spesso si confonde l’asticella del penalmente perseguibile con l’asticella del ben fatto. Quindi, secondo chi scrive, anche a nome dell’Organismo che si presiede, pure se una tale condotta non ha determinato la consumazione della fattispecie di reato contestata, non vuol dire che la condotta sia consona allo spirito associativo. Tutto qui. Pertanto si chiede solo rispetto nell’approccio e nella comunicazione, mica empatia. Questa, se viene, meglio. L’altra, se manca, rende necessario l’intervento degli Organismi preposti.

Infine, ogni verbale di Assemblea nel CTS è a disposizione dei Presidenti e Delegati delle Associazioni. Sono trattati in maniera riservata solo alcuni verbali di riunione del Direttivo, dalla lettura dei quali si potrebbero evincere informazioni personali sensibili, quali ad esempio le sentenze penali, che possono esser divulgate solo con il consenso delle parti. Quindi, per dare riscontro ai Suoi desiderata, e per dovere di informazione nei confronti degli associati tutti, se vorrà, all’ordine del giorno del prossimo Direttivo metteremo la Sua richiesta di pubblicazione di ogni sentenza penale che La riguarda.
Tant’è per dovere di chiarezza.
Restiamo a disposizione per ogni eventualità.
Cordiali saluti.

Antonello Calabrese
Presidente del C.T.S. delle D.B.N. della Regione Lombardia

Articolo sulle D.B.N. della rivista Panacea

Nell’ultima Assemblea ho avuto occasione di raccontare dell’articolo appena edito sulla rivista Panacea, che segue e completa un precedente articolo, accennando a ogni disciplina rappresentata nel Catalogo dell’Offerta Formativa in D.B.N. della Regione Lombardia.
Con il consenso degli editori, allego entrambe gli articoli alla presente segnalando, ai Presidenti che mi hanno chiesto come procurarsi la versione cartacea della rivista, che in seconda di copertina troveranno tutte le istruzioni relative.
Ringrazio la rivista, con la quale ho collaborato a titolo gratuito, per la visibilità che dà alle nostre iniziative e per la disponibilità già manifestata a fare lo stesso, in futuro.

Trovate la rivista nell’ultimo articolo della sezione blog di questo sito: //www.comitatotecnicoscientificodbn.com/articoli-sulle-dbn-sulla-rivista-panacea/

Auguri di Buone Feste

A mio nome e a nome del Consiglio Direttivo del Comitato, approfitto della presente per rivolgere a tutte le Associazioni ed Enti e a tutti i loro Soci i migliori auguri di Buone Feste; che la Luce che sta per rigenerarsi porti a tutti Chiarezza e Prosperità.
Cordialmente,

Antonello


Workshop sui Fiori di Bach a Palazzo Lombardia

Biodanza nelle strutture nelle strutture penitenziarie – il Progetto Empowerment

Relazione della Dottoressa Laura Mannarini con la partecipazione di Eliane Matuk: Il Carcere è Territorio” – XX Congresso Nazionale SIMSPe-ONLUS

Palazzo della Regione Lombardia – 3/4 ottobre 2019
Il giorno 4 ottobre 2019 la Dottoressa Laura Mannarini, coordinatore Sanitario Medicina Penitenziaria ASST Mantova, ha presentato una relazione sul progetto “L’Empowerment nelle strutture penitenziarie”, che si articola a partire dall’applicazione del Sistema Biodanza come strumento pedagogico in ambito bio-psico-sociale. La relazione includeva un intervento di Eliane Matuk, direttrice della Scuolatoro UNIPIB, per un approfondimento degli aspetti tecnici specifici.

Medicina Penitenziaria ASST Mantova: il progetto di promozione dell’ “EMPOWERMENT” della persona detenuta.
La carcerazione contribuisce al consolidamento dell’identità negativa e spesso ad una progressiva passivizzazione della persona.
Per uscire dalla frequente dicotomia aiuto/controllo e raggiungere un più esaustivo intervento terapeutico sulle persone detenute che nella quasi totalità dei casi sono affette da “patologie sociali”,  si è attivata la proposta di un carcere che promuova l’EMPOWERMENT della persona detenuta valorizzando la terapia informativa (educazione terapeutica), disincentivando l’abuso farmacologico e sostenendo eventuale terapia nutrizionale (integratori di sali minerali, vitamine e melatonina) come supporto.

Le “patologie sociali” nella loro complessità si evidenziano maggiormente nel disagio psichico e nell’ abuso di sostanze stupefacenti, ma non va sottovalutata la malnutrizione, il sedentarismo, la scarsa igiene della persona e degli ambienti, fattori di rischio per lo sviluppo di patologie infettive, dismetaboliche e oncologiche.
L’intervento dello psicologo ed eventualmente dello psichiatra deve essere previsto nell’approccio multidisciplinare al paziente ristretto ma non può essere l’unico intervento riabilitativo e soprattutto non deve assumere la funzione terapeutica di controllo. L’eccessiva medicalizzazione del problema e l’approccio farmacologico favoriscono inoltre fenomeni di abuso con creazione di nuove dipendenze e fenomeni di misuso con derive criminogene (accumulo/vendita).

Per disincentivare l’abuso farmacologico si deve prevedere un servizio di medicina penitenziaria che promuova l’approccio COMUNICATIVO-RELAZIONALE, valorizzi gli aspetti di un servizio a bassa soglia, favorisca la fase di aggancio e la successiva costruzione di un patto terapeutico che possa accompagnare il detenuto sul territorio con maggiore fiducia, consapevolezza e rispetto dei sistemi socio-sanitari.

Il percorso riabilitativo deve comprendere l’acquisizione di consapevolezza del concetto di salute, si deve stimolare la popolazione detenuta a riqualificare in modo attivo sé stessa e lo stile di vita detentivo.

Il progetto “EMPOWERMENT”, nella Casa Circondariale di Mantova, prevede un percorso formativo/informativo con gli operatori sanitari, con l’articolazione di proposte di educazione sanitaria (counselling individuali e/o di gruppo; seminari; formazione di peer educators) ed un percorso di benessere Bio-psico-sociale.

Sul percorso di benessere Bio-psico-sociale si sottolinea l’opportunità di promuovere interventi di Attività fisica adattata (AFA), programmi di esercizio fisico, non sanitari, svolti in gruppo e appositamente disegnati per una serie di condizioni croniche, finalizzati a modificare lo stile di vita e disincentivare il sedentarismo; questo sia per prevenire o mitigare una disabilità già presente sia per potenziare le capacità residue dell’individuo, fisiche e relazionali. In questo tipo di approccio va segnalata l’efficace esperienza con la Biodanza – Disciplina Bionaturale che, con proposte di attività in gruppo, ha favorito il coinvolgimento di detenuti ed operatori sanitari di medicina penitenziaria attraverso la musica, il movimento e la sequenza degli esercizi, per offrire uno stimolo continuo a muoversi con gioia, per migliorare la relazione con gli altri, ad avere il coraggio di esprimersi, percepire i propri ritmi, ad avere maggiore stima e fiducia in sé stessi e negli altri.

Questa metodologia di lavoro è stata presentata nel corso del XX Congresso Nazionale di Medicina Penitenziaria, che si è tenuto a Milano il 04 e il 05 Ottobre 2019 c/o il Palazzo della Regione Lombardia nella presentazione orale “L’Empowerment nelle Strutture Penitenziarie”. È intervenuta anche Eliane Matuk, Direttrice della Scuola Modello di Biodanza Rolando Toro – Università Popolare Internazionale Biocentrica (UNIPIB), per un approfondimento tecnico riguardante la Biodanza in carcere.

Dott.ssa Laura Mannarini
Coordinatore Sanitario Medicina Penitenziaria ASST Mantova

Intervento di Eliane Matuk

Dai risultati dell’applicazione della Biodanza a differenti gruppi umani, ma soprattutto nell’ambito del progetto Empowerment – messo in atto nel Carcere Minorile Beccaria dal luglio 2017 a giugno 2019; alla Casa Circondariale di Mantova nel 2019 e anche dell’esperienza in corso di realizzazione per il 2019/2020 alla REMS (Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza) di Castiglione delle Stiviere – , dall’équipe di Tiziana Brambilla, operatrice di Biodanza, con la coordinazione della dottoressa Laura Mannarini –  che ringraziamo vivamente – , si è potuto verificare le sue valenze come AFA

Il programma di esercizi di Biodanza corrisponde ampiamente alle caratteristiche dell’AFA, in quanto ha l’obiettivo di potenziare capacità residue fisiche e relazionali.
Da una parte, l’attività aerobica promossa da alcuni degli esercizi stimola gli aspetti fisici/corporei/organici penalizzati da uno stile di vita predominantemente sedentario. Dall’altra ci sono esercizi specifici che stimolano l’autostima e la vita di relazione di gruppo.

Complessivamente, il programma di esercizi di Biodanza stimola il tono dell’umore e favorisce l’espressione di capacità intrinseche necessarie per sviluppare relazioni umane – sociali e famigliari – basate sulla reciprocità.

In questo senso riportiamo una frase di Rolando Toro, l’ideatore del Sistema Biodanza, che riassume in breve il meccanismo d’ azione del suo metodo:
“La Biodanza agisce proprio sugli abbozzi di creatività dell’individuo, su ciò che rimane del suo entusiasmo, sulle sue occulte capacità espressive, la sua repressa necessità di affetto, la sua sincerità.”

Siamo entusiasti della partecipazione nel progetto Empowerment che a nostro avviso rappresenta parte attiva di un cambio di paradigma in atto in questo momento storico.


Carissimi amici,

il mondo delle DBN oggi (1° agosto 2019) è in lutto per la perdita di una persona eccellente: Harold Dull, l’ideatore del Watsu, non è più tra noi.
È stato un poeta, un Maestro ma, soprattutto, una persona vera. Un amico con il quale condividere un bicchiere di buon vino, gioire, litigare, parlare di arte ed apprendere una disciplina meravigliosa.
A lui va la mia gratitudine per aver aperto un orizzonte di acque che sanno ammorbidire il cuore.

Antonello Calabrese

Harold Dull in acqua per l’amato watsu